A 30 anni da Vermicino: sicurezza e protezione civile

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11 giugno 2011

Oggi a Roma la manifestazione organizzata dal Centro Alfredo Rampi

Un percorso tematico sulla prevenzione dei grandi e piccoli rischi ambientali, dove è possibile visitare spazi espositivi, sia didattici che istituzionali, e interagire con coloro che operano nel settore della sicurezza ambientale, della prevenzione e della protezione civile. E’ il Villaggio della prevenzione e della sicurezza, la manifestazione organizzata dal Centro Alfredo Rampi Onlus, fondato dopo la tragedia di Vermicino dalla mamma del piccolo Alfredino. All’evento, che si svolge oggi a Roma al parco di Villa Gordiani, parteciperà anche il Dipartimento della Protezione Civile.

Il Villaggio della Prevenzione e della Sicurezza vuole riprodurre in piccolo la realtà del Sistema di protezione civile, all’interno del quale interagiscono tutte le strutture e le componenti coinvolte in caso di emergenza, dalle amministrazioni dello Stato, ai volontari, ai cittadini.

All’interno del Villaggio si tiene anche un convegno dal titolo “Sicurezza e Protezione Civile – A 30 anni da Vermicino”, un momento di riflessione su quanto è stato fatto finora e ancora resta da fare in Italia nel campo della prevenzione, della protezione civile e nella promozione della cultura di autoprotezione dei cittadini. Per il Dipartimento intervengono Elvezio Galanti, Direttore dell’Ufficio relazioni istituzionali e Titti Postiglione, Direttore dell’Ufficio Volontariato, formazione e comunicazione. Sono previsti interventi anche del Presidente della Regione Lazio, Renata Poverini, dell’ex Sindaco di Roma, Walter Veltroni, e dell’Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Il convegno si conclude con la presentazione del libro “Psicosoccorso – dall’incidente stradale al terremoto”, di Rita di Iorio e Roberto Biondo, dedicato al tema dell’assistenza psicosociale e alla sua operatività in un contesto emergenziale. Partecipa al dibattito anche Cristiana Pizzi, psicologa del Servizio emergenza sanitaria e assistenza alla popolazione del Dipartimento.

Nel pomeriggio è prevista un’esercitazione dimostrativa delle tecniche e degli interventi di soccorso e protezione civile, con tutte le strutture e le componenti attivate in caso di emergenza. Genitori e ragazzi vengono coinvolti nella simulazione della ricerca di un gruppo di bambini dispersi.

Il Centro Alfredo Rampi e la tragedia di Vermicino. Il Centro Alfredo Rampi è un’associazione che si occupa della prevenzione dei rischi ambientali, della promozione della cultura della sicurezza e della protezione civile, della formazione della popolazione e del soccorso psicosociale in emergenza. Il Centro nasce 30 anni fa per volere di Franca Rampi, la mamma del piccolo Alfredino, il bambino caduto in un pozzo artesiano a Vermicino nel giugno del 1981 e morto dopo tre giorni di inutili tentativi per salvarlo.

Nel percorso storico che ha portato alla nascita del Sistema di protezione civile, anche la tragedia di Vermicino ha segnato una tappa importante verso la presa di coscienza dei limiti del sistema dei soccorsi e della necessità di un maggior coordinamento delle forze coinvolte nella gestione di un’emergenza. Questa e altre tragedie, prima tra tutte il terremoto dell’Irpinia, alimenteranno quel dibattito civile e culturale che avrà il merito di portare al superamento del vecchio assetto operativo della protezione civile, con la nascita, nel 1982, del Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile, una sorta di commissario straordinario permanente, e del Dipartimento della Protezione Civile, istituito sempre nel 1982 nell’ambito della Presidenza del Consiglio.