Messaggio 10 ottobre 2007, 20:26

Museo Storico delle Comunicazioni Roma Eur

Per i Radioamatori una visita molto interessante

MUSEO STORICO DELLE TELECOMUNICAZIONI

MUSEO STORICO P.T.

SEDE:

Ministero delle Comunicazioni

V.le Europa, angolo V.le Cristoforo Colombo

Roma -Eur



Direttore

Dr. Renzo Romoli

Tel.06/54442092-54443000

e-mail: renzo.romoli@comunicazioni.it



ORGANIZZAZIONE

Attività 

Il Museo assolve una funzione eminentemente storica ma contemporaneamente svolge anche una finalità  didattica.

Orario di apertura

Apre a richiesta su prenotazione telefonica

Tel. 06/54442361-2046

Fax 06/54221673

e-mail: museostorico@comunicazioni.it

Ingresso libero

Visite guidate



INFORMAZIONI GENERALI

Nelle rispettive sezioni figurano:

Raccolte

Cimeli e documenti postali di epoche diverse relativi alla storia della posta, telegrafo, telegrafia senza fili (Guglielmo Marconi ), radio televisione, collezioni attinenti la marcofilia e la filatelia.

I cimeli marconiani sono particolarmente numerosi, custoditi nell'apposita Sezione. Da segnalare la ricostruzione fedele della cabina dell'Elettra, con reperti originali recuperati dopo l'affondamento avvenuto nel secondo conflitto mondiale.

Archivio storico:

Bibliografia - Documenti.


Nell'ambito del Museo storico è collocato l'Ufficio postale antico, fino a poco tempo sportello filatelico adibito alla vendita al pubblico delle carte valori postali con annullo del primo giorno di emissione.


Scopi:

Fornire una rappresentazione viva delle molteplici attività  della "comunicazione", intesa in senso lato, nel corso della sua evoluzione e dei mezzi impiegati nel tempo.



Biblioteca delle Comunicazioni

e Museo Storico P.T.

Il Museo Storico P.T. che, attraverso la ricchissima e importante esposizione del materiale storico, tecnico e scientifico custodito, offre una rappresentazione viva delle molteplici attività  della "Comunicazione" intesa in senso lato, nel corso della sua evoluzione e dei mezzi impiegati nel tempo.

La "Galleria Marconiana", vi farà  entrare nell'affascinante mondo delle scoperte ed invenzioni di Guglielmo Marconi, che non si sono arrestate con la sua vita ma hanno indicato nuove vie e nuovi traguardi della scienza al servizio dell'umanità .

E' importante infatti ricordare che:

si deve alla nutrita serie di esperimenti da lui effettuati sulle micro-onde, se la televisione, intuita ma non realizzata, potè nel giro di pochi anni trasformarsi in conquista dell'uomo e fare passi da gigante.

si deve al suo radio-comando ed alle onde corte e cortissime se oggi si possono inviare satelliti nel cielo, astronavi nel cosmo e mantenere con essi i contatti sia per guidarli che per riceverne informazioni.

si deve alle sue ricerche sulle onde elettromagnetiche se la scienza medica ha potuto ampliare le proprie possibilità  terapeutiche.

Vi segnaliamo che nella Sezione Marconiana del Museo è stata ricostruita, proprio con gli arredi e le apparecchiature originali, la cabina del Panfilo Elettra nella quale Marconi compì, tra l'altro, gli importanti studi sulla possibilità  di superare le grandi distanze con le onde corte e successivamente con le micro-onde e sulla loro applicazione nella manovre per imboccare i porti con qualunque condizione atmosferica.

CENNI STORICI

Il primo nucleo del Museo storico P.T. italiano fu costituito da una raccolta iniziata nel 1878 da Ernesto D'Amico, a quel tempo Direttore Generale dei Telegrafi d'Italia, il quale dispose che presso l'ufficio Tecnico dei telegrafi di Firenze fossero concentrati e custoditi tutti i disparati apparecchi e mmateriali telegrafici degli antichi stati italiani, messi fuori uso nel 1861. La raccolta andò gradualmente arricchendosi con l'acquisizione di cimeli, documenti e materiali postali e d'altri apparati telegrafici che andarono in parte distrutti nell'incendio dell'Esposizione Voltiana nel 1899. Nel frattempo l'illustre filatelista Emilio Diena iniziava presso la sede del Ministero P.T. una collezione filatelica. Nel 1907 fu istituito in Roma L'Istituto Superiore P.T. nella cui sede si provvide a trasportare il materiale raccolto a Firenze. Successivamente nel 1938, resisi disponibili alcuni locali presso l'ufficio principale P.T. di Roma Prati, fu possibile aprire il Museo al pubblico. La sede si rivelò presto insufficiente per l'esposizione di tutto il materiale. Nel 1980 il museo fu trasferito nella attuale sede dell'Eur. I nuovi locali occupano un'area di circa 4000 mq.
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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