Messaggio 13 ottobre 2007, 23:33

Manipolatore telegrafico rotante

Nel 1939 la I.B.M. (USA) brevetto' la zona perforata ed il perforatore di zona per macchine telescriventi e ne cedette lo sfruttamento del brevetto anche alla Germania Nazista. La quale Germania Nazista sfrutto' questo brevetto per schedare tutti gli oppositori del regime e principalmente gli Ebrei residenti in Germania. La Germania stessa si guardo' bene dal rendere partecipe l'alleata Italia di questo brevetto. In Italia la registrazione e la scrittura automatica mediante zona perforata si avra' solo alla fine della seconda guerra Mondiale con il materiale surplus di provenienza americana. Si verificava anche che alcuni reparti del Genio Collegamenti di stanza in Africa settentrionale durante la seconda guerra Mondiale non avessero neppure trasmettitori automatici di zona per uso radiotelegrafico (CW). Nell'anno 1956 quando facevo il militare a Bologna un certo Maresciallo Bosi (che si fumava non meno di 100 sigarette al giorno) mi raccontava che : Quando era in guerra in Africa i trasmettitori radiotelegrafici stavano sotto tenda ed immancabilmente come iniziavano a trasmettere poco dopo erano fatti segno da numerosi colpi d'Artiglieria. Questo era dovuto al fatto che gli inglesi avevano reparti preposti all'intercettazione Radio muniti di efficienti Radiogoniometri e con opportune triangolazioni localizzavano da dove avvenisse la trasmissione Radio e davano le coordinate ai reparti di Artiglieria che facevano piovere sui malcapitati Radiotelegrafisti decine di proiettili. Alcuni reparti del Genio Collegamenti escogitarono un sistema automatico ripetitivo per trasmettere caratteri e numeri radiotelegraficamente. Il sistema escogitato era il "Manipolatore telegrafico rotante" come da immagine in jpg allegata autocostruito dal sottoscritto. Questo era un disco in materiale isolante con foro centrale e azionato da un motore con riduttore di giri per far girare il disco a velocita' opportuna di cui il numero di giri al minuto determinava la velocita' di trasmissione telegrafica, alla periferia del disco vi erano dei contatti piu' o meno larghi per determinare in base alla costante di tempo della durata di strisciamento della spazola periferica la possibilita' di generare punti e linee in base alla larghezza del contatto strisciato dalla spazzola periferica, tutti i contatti periferici del disco rotante erano isolati fra di loro e raccordati tutti ad un contatto comune centrale per il ritorno comune di corrente che azionava un rele' per la manipolazione telegrafica del trasmettitore tlegrafico. Come gia' detto questo era un sistema per trasmettere caratteri telegrafici in modo ripetitivo secondo un codice convenuto inoltre potevano essere messi piu' dischi sullo stesso asse ed un rele letto il primo disco passava la trasmissione sul secondo o il terzo disco rotante. Per informazione su di un disco di quaranta centimetri di diametro potevano essere inseriti dai dieci ai quattordici caratteri (lettere e non cifre) telegrafici aumentando il diametro del disco vi potevano essere inserite piu' lettere. Quando vi era la necessita' di trasmettere veniva avviato il sistema di trasmissione con il manipolatore telegrafico rotante e gli operatori alla stazione radiotelegrafica si spostavano ad una certa distanza dove era il centro ricevente evitando cosi' di rimanere sotto i colpi dell'Artiglieria nemica.
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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