Messaggio 9 ottobre 2008, 21:49

In prova l'IDAS, il digitale per uso civile

Da qualche settimana, ho avuto il piacere di effettuare alcuni test sul nuovo settore digitale di ICOM, per le comunicazioni ad uso civile, denominato IDAS.

IDAS sta per Icom Digital Advanced System, in parole povere l'arrivo del sistema digitale per il settore professionale civile. Il sistema presenta molte analogie con il D-Star radioamatoriale, con un sistema di codifica comune, seppur con qualche lieve differenza, ed un protocollo che è stato battezzato NXDN. Si parte dal medesimo codec (Ambe) per arrivare ad una serie di "additionals" che noi radioamatori ormai conosciamo molto bene: piccoli messaggi di testo, posizione GPS, collegamento tra stazioni ripetitrici con accesso a reti Voice Over IP (internet), ma anche chiamate selettive e RAN code, l'equivalente del CTCSS delle stazioni in modalità  analogica. Anche la deviazione rimane identica, fino ad un minimo di 6.25 Khz per canale.

La grande innovazione di questo sistema è rappresentato dalla possibilità  di far funzionare ripetitori ed apparati utente in modalità  mista, analogica e digitale, permettendo di faro coesistere comunicazioni digitali in sistemi di rete già  esistenti in modo analogico, senza dover imporre la sostituzione totale di tutti gli apparati.

Ogni apparato (ed il ripetitore) si può programmare anche per ricevere contemporaneamente in digitale e in analogico; quando il ripetitore viene impegnato in modalità  analogica, il segnale viene ripetuto in analogico e viceversa per il digitale; questo costituisce un grande vantaggio per l'utente che non deve essere necessariamente esperto e cambiare continuamente canale, ma è abilitato a rispondere e a parlare con chiunque, senza tante preoccupazioni.

In questi giorni, stiamo testando un ripetitore IC-FR6000 ed i portatili IC-F4161; nel ripetitore rack 19 pollici trova posto una unità  radio, con dimensioni simili ad un monobanda radioamatoriale, con due connettori (ricezione e trasmissione), con ben 50 watt di potenza. Nello stesso rack, volendo, si può installare un secondo apparato ripetitore, anche operante su banda diversa, completamente autonomo; in questo modo ogni unità  rack può portare due ripetitori, riducendo gli ingombri al minimo. Il software di programmazione è completo e permette una moltitudine di controlli sui parametri, tra cui una verifica strumentale dei dati di sensibilità , selettività  e via discorrendo che non si discosta molto dalla realtà , dando al tecnico operatore un valido supporto nelle fasi di installazione. Sul retro di ogni apparato vi è una presa multicontatti con diversi punti IN/OUT anche per la futura gestione di sistemi trasponder/link/registrazione e via dicendo.

La sensibilità  del ricevitore analogico rimane pressochè costante dai 400 ai 470 Mhz, su valori prossimi ai -123 dBm (per 12 dB SINAD), dato che costituisce un ottimo risultato per un apparato destinato all'uso civile; noi radioamatori siamo abituiati a spremere ogni dB dai nostri ricevitori, mentre nell'uso civile non si arriva a questi livelli. Anche il ricevitore digitale dichiara 0.25 microV (al 5% BER); purtroppo, questo valore non l'ho potuto provare personalmente, visto che non dispongo di uno strumento di misura adatto...... sigh !!

Il portatile si dimostra robusto, 5 watt effettivi di potenza, una batteria onesta (la mia in prova è durata un giorno intero) ed una buona selettività  al canale adiacente, tale da non soffrire di rumori vari derivanti da impianti vicini di frequenza.

Al momento, non è ancora disponibile il software per l'accesso alla rete internet.

Luca IK0YYY.
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IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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