Messaggio 21 gennaio 2006, 21:20

Introduzione ARI Radio Club e BCL

ARI Radio Club BCL: il radioascolto

L'area "radioascolto" del sito ARI si rivolge essenzialmente agli OM che gia' praticano o che vorrebbero approcciare il radioascolto ed agli appassionati BCL. L'invito a tutti e' quello di praticare il radioascolto attraverso l'ARI Radio Club, che offre l'opportunita' di sviluppare esperienze di radioascolto importanti per una moderna formazione di un radioamatore.

Nulla a che vedere con una certa opinione che attribuisce al radioascolto la presunta etichetta di "hobby di nicchia o d'elite" perchè noi riteniamo che davvero moderna sia la concezione di un radiantismo radicato nei valori, cioè alla base dei processi di interazione di chiunque vive la radio come passione. Ci occupiamo di quando i radioamatori parlano di'¦ radioascolto.

La storia dell'ARI Radio Club
L'ARI - Associazione Radioamatori Italiani - nasce nel 1927. Il 15 aprile 1978 viene istituito l'ARI Radio Club che raggruppa gli appassionati di radioascolto, di radiotecnica e di elettronica in generale (Art.2 Regolamento ARI Radio Club). Fino al 1979 in Italia i nominativi rilasciati alle stazioni di ascolto SWL erano di tre serie:
"Serie 10.000" - rilasciati dall'ARI ai soci su delega dell'ex Ministero P.T.; questi nominativi sono stati rilasciati fino a maggio 1971 e sono attestati da un certificato dell'ARI.
"Serie 20.000" - rilasciati dall'ex Ministero P.T. tramite l'ARI ai soci a cominciare da maggio 1971 in seguito alla "nuova regolamentazione" allora vigente.
"Serie da 50.000" - rilasciata dall'ex Ministero P.T. a coloro che inoltravano richiesta in carta legale.
Dall'1 luglio 1979 tutte le "autorizzazioni d'ascolto" (SWL) vengono rilasciate dalle ex Direzioni Compartimentali P.T. nell'ambito delle quali risiede il richiedente. Questa autorizzazione non prevedeva scadenza ne' vincoli , salvo quello di limitare l'ascolto alle sole gamme radioamatoriali.

Sono trascorsi molti anni, sono cambiate le disposizioni prescritte dalla Legge, è cambiato il modo di fare ascolto, cambia quindi l'approccio al radioascolto. Anche noi stiamo ripensando una ristrutturazione dell'ARI Radio Club perche' ce lo chiedono da tempo i soci e perche' nell'ambito del radioascolto anche l'ARI è decisa a fare la sua parte. A ben valutare la storia, il radioascolto è nel DNA del radioamatore.

Oggi lo stesso radioascolto contribuisce ad una piu' completa formazione di un OM, lo aiuta a crescere in un radiantismo piu' ricco di stimoli ed interessi puo' rappresentare anche un'oasi di relax nei momenti di scarsa propagazione o quando non si riesce a penetrare il muro di certi pile-up. Lo sanno bene i radioamatori: un sano radiantismo nasce spesso proprio da una passione per il radioascolto. I più vecchi ed incalliti OM dicono: "essere radioamatore vuol dire imparare ad ascoltare e riascoltare, quando hai finito'¦ascolta ancora".

E' accaduto spesso che i radioamatori siano stati, molto superficialmente o pregiudizialmente, considerati come una classe "elitaria" dagli appassionati di radioascolto. Non e' cosi', soprattutto oggi, quando proprio i radioamatori riconoscono al BCL la dignita' ed il ruolo che gli spettano. Molti OM sono sempre stati o sono diventati appassionati BCL. Una gran parte di loro racconta di avere iniziato il percorso radiantistico proprio dal radioascolto. Radioascolto quindi non e' una passione elitaria, un'area radiantistica appannaggio di pochi ed incalliti appassionati; ma una grande opportunita' per chi vuole scoprire altri interessanti "input" per essere radioamatore.

Il traffico sulle bande
Premesso quindi che il radioascolto non e' l'ascolto esclusivo delle bande destinate al traffico dei radioamatori, vorremmo dare alcune indicazioni utili per chi volesse praticare il radioascolto.

Quali sono le bande destinate al radioascolto ?
Quali ricevitori ed antenne occorrono per praticare il radioascolto ?
Cosa dice la Legge in materia di radioascolto ?
Le bande destinate al radioascolto
L'appassionato BCL, sia neofita che DX'er si dedica all'ascolto delle emittenti internazionali sulle bande destinate ai servizi "broadcasting". Sono emittenti pubbliche e non, con servizi (home-service) destinati al pubblico residente all'interno del proprio Stato e servizi (external service) destinati agli ascoltatori di altri Paesi. I programmi vengono spesso realizzati in lingue diverse da quella del Paese dove ha sede l'emittente.

Queste emittenti trasmettono sulle gamme comprese fra 13 metri (21450 kHz) e 49 metri (6200 kHz). Pochissime di queste emittenti trasmettono sulle gamme di 11 e 75 metri. Sulle gamme dei 13, 16, 19, 25 e 31 metri si trovano molte stazioni che trasmettono in "home service", cioe' in ambito regionale per il proprio Paese.

Queste emittenti adottano le trasmissioni in onde corte in alternativa a quelle in FM per la scarsa diffusione dei ricevitori FM in quei Paesi ed in onde medie poiche' nelle ore diurne (presenza di luce solare) la gamma onde medie nelle zone tropicali è molto disturbata. C'e' quindi tanto da ascoltare sulle 14 gamme d'onda destinate alla copertura dei servizi di broadcasting internazionale che formano il "band plan" delle emittenti internazionali in onde corte. Nella tabella seguente presentiamo la situazione attuale delle frequenze destinate a questo traffico.

Bande assegnate al servizio di radiodiffusione internazionale
Frequenza kHz Banda (metri) Note
150-285 Onde lunghe Solo in Regione 1
525-1605 Onde medie Canali spaziati di 9 kHz
2300-2498 120 Banda tropicale
3200-3400 90 Banda tropicale
3950-4000 75 Banda tropicale - Escluso Regione 2
4750-5060 60 Banda tropicale - Escluso Regione 2
5950-6200 49
7100-7300 41 Esclusa Regione 2
9500-9775 31
11700-11975 25
15100-15450 19
17700-17900 16
21450-21750 13
25600-26100 11


Le ragioni che ci spingono ad accendere un ricevitore possono essere tante. La curiosita' di ascoltare un programma in lingua straniera, magari per rispolverare quelle conoscenze di lingua inglese che fanno parte del nostro bagaglio culturale; l'interesse di ascoltare una notizia da emittenti diverse dalla consueta stazione italiana per cogliere i diversi punti di vista dell'informazione su quella certa notizia; la curiosita' di conoscere tradizioni, storia e cultura di Paesi diversi dall'Italia ecc.

L'approccio al radioascolto comincia solitamente cosi' ma poi, col tempo, diventa abitudine, cominciamo cosi' a praticare il radioascolto come hobby interessante e coinvolgente. Insomma l'impatto col radiantismo in generale puo' avvenire nei modi e nei tempi piu' imprevedibili ma ci piace prima scoprire.

Chi e' il BCL ?
E' un appassionato dell'ascolto, soprattutto delle stazioni internazionali di radiodiffusione che affina il suo gusto nella ricezione di stazioni, anche rare (DX), divertendosi a girare la manopola di sintonia del ricevitore per esplorare una quindicina di gamme su cui si svolge il traffico broadcasting mondiale.

Per questo l'appasionato del radioascolto e' un appassionato della radio che ha un suo ruolo nel variegato mondo del radiantismo. Utilizza apparecchi radio riceventi multibanda, talvolta anche portatili, e sperimenta antenne diverse alla ricerca di risultati sempre piu' interessanti. Ama le levatacce e le "notti DX" per sperimentare l'ascolto in assenza dei rumori industriali e per cogliere le ore piu' idonee alla propagazione, fenomeno per cui le onde elettromagnetiche, in presenza di certe condizioni fisiche, rimbalzano in modo piu' o meno lungo trasportando i segnali radio a distanze spesso notevolissime dal punto ove e' situato il trasmettitore. L'approccio al radioascolto, per molti di noi e' cominciato con una piccola radio domestica, oppure con un ricevitore multibanda portatile.

Molto spesso sono questi i primi passi per entrare nel radiantismo proprio attraverso il radioascolto. Cominciano i dubbi, le prime esigenze di essere informati sulla Legge, conoscendo correttamente quello che la Legge prevede e richiede per chi intende praticare il radioascolto come hobby.

Cosa dice la Legge ?
La storia delle Leggi italiane in materia di radioascolto e' molto articolata e complessa, spesso controversa. Ma sono sempre tanti coloro i quali si rivolgono a noi per chiedere risposte a parecchie incertezze e dubbi sulle possibilita' di potere o meno ascoltare le bande del servizio di radiodiffusione "broadcasting internazionale".

E' storia ormai recente il "caso Mestre" quando il 14 novembre 1999, in un Camping di Mestre, la Polizia Postale ha effettuato un sopralluogo sulla regolarita' di apparecchiature ed eventuali autorizzazioni di un gruppo di appassionati del radioascolto che trascorreva un soggiorno dedicato a qualche giorno di "radioascolto" proprio in quel Camping. La sanzione per un componente il gruppo e' stata di Euro 2081.00 ed ha inoltre previsto la confisca dei ricevitori. Cose che capitano, magari superficialita' o errori di valutazione da parte degli organi di controllo. Ma oggi, vivere tranquilli si puo'. La Legge ha fatto passi avanti verso la tutela dei diritti degli appassionati del radioascolto.

Oggi, l'Art. 160 del Codice Postale 2003 cita testualmente: "Per le stazioni riceventi del servizio di radiodiffusione il titolo di abbonamento tiene luogo della licenza". Essendo stato abolito dal 1998 l'abbonamento al servizio di radioaudizione, la Legge ci consente la libera detenzione di apparecchi radioriceventi e la vigente legislazione riconosce dunque all'appassionato di radioascolto il diritto all'ascolto. Lo si evince anche leggendo il DPR n. 64 del 27 gennaio 2000 contenente il "Regolamento recante norme per il recepimento di decisioni CEPT in materia di libera circolazione di apparecchiature radio".

Ma le vigenti disposizioni in materia prevedono che il ricevitore, anche se portatile, abbia il "bollino di omologazione" contrassegnato dalla scritta "CE" secondo i Decreti Ministeriali 25 giugno 1985 e 27 agosto 1987 contenenti "Disposizioni per la prevenzione e la eliminazione dei radiodisturbi provocati dai ricevitori di radiodiffusione sonora e televisiva".

Tra l'altro, i Decreti citati contemplano all'allegato n. 3 le cosiddette "prescrizioni relative alle frequenze utilizzabili in Italia dai ricevitori di radiodiffusione sonora e televisiva". E' pero' doveroso ricordare che la Legge non consente in alcun caso un uso illegittimo della ricezione e divulgazione, da parte dell'ascoltatore, dei contenuti degli ascolti di frequenze di servizi militari o comunque privati.

Alfredo Gallerati, IK7JGI
Manager ARI Radioascolto
email: ik7jgi@ari.it
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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