Evento Sismico tra Parma e Reggio Emilia - Riunione in Prefe

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Evento Sismico tra Parma e Reggio Emilia - Riunione in Prefettura con Bertolaso

Ieri sera, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile si è recato a Parma per una riunione in Prefettura in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 5.2, registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel pomeriggio.

Presenti all'incontro anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, il capo della Protezione civile regionale, Demetrio Egidi e funzionari del Servizio Sismico Nazionale giunti da Roma.
Un incontro che non è stato dettato da una situazione di gravità , ma dalla necessità  di fare il punto della situazione e coordinare al meglio le squadre per la verifica dei danni.
La scossa sismica, infatti, non ha provocato danni rilevanti grazie anche alla capacità  di tutto il Sistema Nazionale di Protezione Civile di far fronte a questo tipo di emergenze. Inoltre, altro elemento che ha contribuito a limitare i danni è stata la realizzazione di costruzioni nel rispetto della normativa vigente, circostanza non sempre verificabile in altre parti d' Italia.

''La situazione è sotto controllo'', ha assicurato Bertolaso durante l'incontro. 'Faremo una valutazione dei danni, e cercheremo di farlo nei tempi più brevi'', soprattutto degli edifici più vulnerabili e storici, come castelli e chiese, di cui è ricca l'area emiliana.

Il capo della Protezione Civile ha poi rilevato come l' emergenza sia stata gestita molto bene; in particolare ha rimarcato come sia stata ''eccellente la gestione della fase iniziale'' e come sia buono lo stato di conservazione delle strutture.
"Tre minuti dopo il sisma conoscevamo già  esattamente l' epicentro", ha detto ancora Bertolaso, spiegando che in un primo momento la profondità  era stata indicata in 6-7 km, dato poi corretto in 26 km: ''Questo ha fatto sì che la scossa sia stata avvertita a grande distanza, ma ha anche permesso di avere meno danni''.

Durante il vertice, Bertolaso ha anche assicurato che riferirà  la situazione al Governo, che si riunirà  dopo le vacanze, e illustrerà  al Parlamento per i provvedimenti che sarà  necessario prendere.

Il Capo Dipartimento è rientrato in nottata, mentre alcuni funzionari del Dipartimento sono rimasti sul posto per affiancare le squadre dei tecnici provinciali e regionali per le ulteriori verifiche.

La scossa, di magnitudo 5.2, è stata avvertita ieri in tutto il Nord Italia.
I comuni che hanno registrato danni alle strutture sono stati Felino, Montechienicolo, Langhirano, Traversetolo, Neviano in provincia di Parma e Quattrocastella in provincia di Reggio Emilia.