Messaggio 5 luglio 2007, 21:02

Gli errori e le convinzioni dei marconisti ............

Gli errori e le convinzioni dei marconisti (che non vogliono mai raccontare)

Cio che vado a raccontare mi successe nel primo imbarco, fresco di brevetto di prima classe, anche se avevo quasi un anno di navigazione alle spalle con il brevetto di terza classe nel 1975.
Abituato ai ricordi di scuola, dove ogni banco aveva il suo tasto e il suo oscillofono.
Nella consolle della Allocchio & Bacchini della stazione radio di una vecchia petroliera, notai, dopo i primi giorni d'imbarco un cicalino posto sul pannello smistatore dei microtelefoni. Dai cassetti delle monografie ho preso l'ingiallito schema elettrico del pannello, ma siccome non lo sapevo leggere bene, visto che era interlacciato ai bocchettoni multifili che andavano sui trasmettitori, lasciai perdere.
Feci un telegramma alla Telemar per richiedere assistenza tecnica all'arrivo nel porto italiano.
La nave ando' a Genova. Venne a bordo il tecnico, un signore anziano, che si mise a leggere gli schemi, apri' il pannello, cosa che io non feci e lui disse, Marco' non funzionera' mai e' staccato, in ogni caso non serve per fare da oscillofono bensi per la chiamata di scambio dei microtelefoni. Siccome qui ve ne sono solo due, per di piu' a pochi centimetri non serve a nulla e non si puo' nemmeno realizzare quello che vuole perche' dai trasmettitori arriva solo un contatto in tensione.
Cosi, preso la facciata, andai a terra e mi recai in un negozio dove vendono componenti elettronici e mi realizzai un oscillofono con annesso amplificatore ripreso da un articolo di Nuova Elettronica.
Ora potevo attaccare il mio semiautomatico senza problemi.
Il problema e' che feci tutta l'operazione durante la discarica, appena la nave riprese il suo corso d'acqua con generatori e motore principale in moto, il volume audio era cosi' basso che dovetti scartare subito l'aggeggio appena costruito.
Cosi' continuai con il vecchio sistema del "click/clack" a bassa velocita'.
Ecco perche' ancor oggi in radio sulle bande radioamatoriali vado piano, tirando le linee, per poter capire cosa trasmettevo.
D'altronde su quella nave c'erano passati il "fiore all'occhiello" dei marconisti italiani, ed io che potevo farci se non adeguarmi.

IK1DQW - Adolfo


Articolo tratto da Info-Radio n°25 del 5 luglio 2007

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