Messaggio 19 aprile 2011, 18:59

Troppa nebbia tra certi radioamatori.

Nel gergo marinaresco navigare 'a vista' significa barcamenarsi per mare senza strumenti, oppure cercare terra nel mezzo di una tormenta o il governare una scialuppa ormai senza controllo dove solo l'attenta osservazione può garantire la salvezza. Trovo calzante questo parallelo con alcuni 'radioamatori' che 'bazzicano' il web.

Questi, a volte, rilasciano dichiarazioni, espongono idee cercando nella rete notizie, novità e quant'altro. Ma ci sono anche altri i quali praticano lo sport più diffuso nella nostra amena penisola: la sterile critica. Viaggio nel web sin dalla sua comparsa ed ho visto, sentito e detto molto. Ma sempre con la cura che certi gesti richiedono visto che comunque sono rivolti ad altri e gli altri meritano in ogni caso rispetto a prescindere.

Di questa forma di rispetto ne ho fatto quasi un motivo di vita e comunque l'ho esercitato e lo esercito per pura e ferma convinzione.
Nella lunga lista di tali 'tribuni' alcuni hanno trovato indecoroso, puerile ecc. la sottoscrizione di collaborazione con enti, liberi ruggrupamenti o sodalizi di radioamatori probabilmente a loro non molto graditi.

L'aver notato tale 'fenomeno' non ha certo minato le mie notti ma ha fatto scattare subito in me l'amletico dubbio sul di che cosa si debbano occupare i radioamatori.

Sin dalla sua spontanea nascita, tale categoria, si dedicava alla sperimantazione, all' autocostruzione, all' ascolto e ad altri nobili esercizi che hanno fatto si che tale genere trovasse posto in cima alle più blasonate attività 'no profit'.

Ora, forse a causa della nebbia, molti non riescono più a vedere 'terra' e navigano alla cieca nei meandri dei 'patrizi' salotti della radio giudicando, affermando e sparlando perdendo così di vista la vera meta degli appassionati della radio che non è certo la loro opinione su fatti che non conoscono e che, soprattutto, non li riguardano in alcun modo.

Ora et labora
IZ0GJE Marco Maccaroni - https://www.iz0gje.it